Per contrastare il cedimento dei tessuti e l'invecchiamento complessivo dei tratti del volto è utile…
Il disagio dato da un trattamento malriuscito
Il disagio dato da un trattamento malriuscito può capitare, ed è purtroppo un dato in aumento (oltre il 10% dei trattamenti effettuati in Italia).
Alcune procedure infatti lasciano insoddisfatti i pazienti, creando in loro un forte disagio. La scelta di modificare alcune caratteristiche del proprio aspetto fisico deriva da una forte necessità personale di trovare un aspetto migliore, di ridurre quei difetti fisici che non ci fanno sentire al meglio. Se invece usciamo dal medico con un difetto in più o peggio, con un trattamento mal riuscito, ecco che il nostro disagio sarà doppio.
Personalmente io propongo sempre ai miei pazienti un controllo a due settimane per eseguire se necessario, un ritocco del trattamento appena effettuato.
Questo tempo permetterà la distensione della pelle e l’assestamento del prodotto, aumentando la soddisfazione del paziente.
Inoltre partendo con piccole quantità di prodotto, nei punti giusti, avremo una riduzione delle quantità iniettate e non stravolgeremo il viso del paziente.
Ma come mai i pazienti sono insoddisfatti? In certi casi i pazienti si affidano a medici inesperti, senza le dovute certificazioni o non aggiornati su procedure e metodiche all’avanguardia o a catene di chirurgia low cost, senza verificare la qualità dei farmaci e dei dispositivi impiegati.
Correggere una reazione avversa
Ed è qui che spesso noi medici certificati siamo chiamati ad effettuare i trattamenti “secondari”, cioè quelli che pongono rimedio ad una reazione avversa o un filler mal riuscito che ha prodotto solo un peggioramento nell’aspetto del paziente.
È necessaria sempre un’attenta analisi delle zone interessate per stabilire una metodica di trattamento mirato tenendo conto delle aspettative del paziente e dei possibili e concreti risultati raggiungibili.
Per correggere occorre il massimo livello di attenzione, che tenga conto della delicatezza delle zone già trattate e della fragilità emotiva di chi, avendo già riposto fiducia in un Medico si trova in una situazione di forte delusione e sfiducia.
Tra i trattamenti secondari più frequenti troviamo la correzione del rinofiller, delle occhiaie, dell’ovale del viso, che sono stati trattati in modo aggressivo e non armonizzati con il resto del volto, producendo di fatto un aspetto lontano dai tratti generali del paziente che subisce così anche la frustrazione non solo del non aver migliorato il proprio aspetto, ma nel vederlo deturpato.
Va ricordato sempre che la riarmonizzazione estetica, unita al benessere psico-fisico sono le principali finalità di qualsiasi trattamento di Medicina Estetica e che i protocolli, così come le buone pratiche nei periodi pre e post trattamento devono essere correttamente illustrate e spiegate in modo comprensibile al paziente.
Domande frequenti e informative
FAQ sui trattamento correttivi
- Quanto dura la prima visita?
45 / 60 minuti circa, durante i quali verranno esaminate le documentazioni e realizzate delle fotografie di studio allo stato attuale. - Qual è la documentazione da portare?
Tutta la documentazione medica rilasciata in occasione dei precedenti trattamenti, compresi i farmaci utilizzati e il protocollo di cura post trattamento. - Servono delle immagini?
Si, possono essere utili le fotografie realizzate prima del precedente trattamento per verificare lo stato iniziale del volto e delle zone interessate
La durata e il numero di sedute del trattamento può variare in base alla scelta del dispositivo medico / farmaco impiegato o a specificità attuative (tecnica utilizzata, zone da trattare, condizione soggettiva del paziente).
In caso di accettazione del preventivo sarà detratto il costo della prima visita.
Prenotazioni
Visita per trattamenti correttivi
€ 150
Seduta unica
Nel corso del primo consulto con il Dr. Jovane verranno raccolte tutte le informazioni necessarie alla stesura di un preventivo che sarà sottoposto al paziente.
Il piano potrà essere aggiornato in base alla valutazione della risposta del paziente ai trattamenti e in base ai risultati attesi.